I disturbi agli arti inferiori associati all’attività lavorativa sono compromissioni di strutture anatomiche quali tendini, muscoli, nervi, articolazioni. La causa o l'aggravante di ciò è, essenzialmente, lo svolgimento del lavoro e gli effetti dell'ambiente circostante in cui si svolge il lavoro. Tali disturbi interessano in particolare l'anca, il ginocchio e il piede.
Disturbi muscolo scheletrici
I disturbi muscolo scheletrici (DMS) sono patologie che possono determinarsi se l'attività lavorativa comporta un sovraccarico biomeccanico. Si tratta dei più frequenti disturbi lavoro-correlati. Ci siamo già concentrati su quelli legati a movimenti ripetitivi degli arti superiori, nonché su schiena e collo e suggerito una serie di semplici esercizi da eseguire tutti i giorni, che possono aiutare a prevenire disturbi alla spina dorsale. Oggi, invece, ci concentriamo sugli arti inferiori, con una check list a beneficio delle aziende, pubblicata da EU-OSHA, l'agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro.
Principali fattori di rischio
Tra i principali fattori di rischio per i disturbi agli arti inferiori associati al lavoro figurano le posizioni china e in ginocchio, la spinta su pedali e la posizione prolungata in piedi o la marcia prolungata. Le patologie degli arti inferiori sono, inoltre, correlate all’intensità e alla durata delle attività che prevedono sollecitazioni ripetute e microtraumi a carico del ginocchio e del piede (salti, salita e discesa di gradoni, ecc.).
Principali patologie degli arti inferiori
Le principali tipologie di patologie degli arti inferiori (piede e ginocchio) lavoro-correlate, secondo l'Inail, sono:
- lesioni del menisco;
- borsite pre-rotulea (ginocchio della lavandaia);
- tendinopatia del ginocchio;
- talalgia plantare;
- tendinite di Achille;
- sindrome del tunnel tarsale.
Check-list per la prevenzione dei disturbi agli arti inferiori
Se la risposta alle seguenti domande è SÌ, è consigliabile apportare miglioramenti nel luogo di lavoro.
- Vengono sollevati carichi di peso superiore a 10 kg in posizione inginocchiata o accovacciata?
- Si sollevano carichi in questo modo più di 10 volte la settimana?
- Viene mantenuta (in uno stesso luogo) per almeno mezz'ora la posizione inginocchiata?
- Viene assunta a intermittenza (in due o più luoghi diversi) per più di 2 ore al giorno?
- La posizione accovacciata viene mantenuta (in un solo luogo) per almeno mezz'ora?
- Viene assunta a intermittenza (in due o più luoghi diversi) per più di 2 ore al giorno?
Piegamenti e scale a rischio
- Il piegamento delle ginocchia avviene più di una cinquantina di volte al giorno, per esempio quando si sollevano carichi dal basso? (È escluso il piegamento delle ginocchia derivante dalla normale andatura o dal salire le scale).
- La salita di scale a gradini o a pioli avviene più di una trentina di volte al giorno, o più di una decina di volte all'ora?
- Più di una trentina di scalini o di pioli alla volta?
- Si effettua un salto da un'altezza di almeno 1 m diverse volte al giorno?
- Esiste il pericolo di scivolare o inciampare lungo i percorsi (es. buche, superfici sconnesse o scivolose)?
Esempi di misure preventive
- fare in modo che il lavoro possa essere svolto da una posizione eretta modificando gli strumenti impiegati o i metodi di lavoro;
- riorganizzare i compiti che richiedono una gestione manuale in posizione inginocchiata o accovacciata o con le ginocchia molto piegate;
- sistemare i percorsi e le superfici in modo da ridurre il rischio di scivolamento o caduta;
- ridurre o evitare il tempo trascorso in posizione di lavoro inginocchiata o accovacciata;
- evitare o ridurre il numero di volte e/o la durata in cui si svolge il lavoro con le ginocchia molto piegate;
- evitare o ridurre il numero di volte e/o il numero di rampe che i lavoratori devono salire o scendere su scale/scale a pioli;
- Modificare i processi lavorativi o utilizzare appropriati dispositivi di sollevamento;
- evitare o ridurre il numero di volte in cui i lavoratori devono saltare dall’alto. Modificare i processi lavorativi o ridurre l'altezza a cui si svolge il lavoro;
- utilizzare adeguate protezioni per le ginocchia quando ci si inginocchia su pavimentazioni dure;
L'importanza della formazione
- usare un adeguato dispositivo di supporto per le natiche/cosce quando è necessario adottare posizioni che richiedono una notevole flessione delle ginocchia;
- utilizzare dispositivi di assistenza in caso di movimentazione manuale dei carichi;
- assicurarsi che i lavoratori siano ben informati riguardo ai rischi di lesioni agli arti inferiori dovute al lavoro svolto;
- fare in modo che i lavoratori ricevano un'adeguata formazione riguardo ai compiti da svolgere;
- assicurarsi che i lavoratori siano in condizione di lavorare nel modo più normale possibile e che non siano sottoposti a pressione in termini di tempistica.
Siamo a disposizione per un sopralluogo gratuito nella vostra azienda per valutare il rischio di disturbi muscolo scheletrici dovuti al sovraccarico biomeccanico. I nostri esperti possono suggerirvi il metodo più opportuno per l’analisi e le misure di prevenzione più adeguate. Per ulteriori informazioni, contattaci. Ci trovi ad Arzignano in provincia di vicenza
Foto: Freepic