logo elabo bianco 20 anni

Manca poco al 21 maggio. È la data entro la quale va presentato il Mud 2022. Un appuntamento da segnare in calendario. Peraltro, con il D.P.C.M. 17 dicembre 2021¹, il Modello unico di dichiarazione ambientale, è stato nuovamente modificato. Ecco allora tutto quel che c’è da sapere sul Mud 2022: scadenza, novità e modalità di compilazione della dichiarazione riferita ai dati 2021.

Mud 2022: scadenza e come presentarlo

Come anticipato in apertura, il Mud 2022 va presentato entro il 21 maggio 2022. Perché proprio entro questa data? Il motivo sta nella data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 21 gennaio, con il termine ultimo fissato dopo 120 giorni dalla stessa.
Il modello unico di dichiarazione ambientale deve essere inviato online da tutti i soggetti obbligati tramite il sito MudTelematico. I produttori di rifiuti che devono dichiarare fino a un massimo di 7 rifiuti possono scegliere di presentare la comunicazione semplificata in modalità PDF. Questa dev’essere inviata tramite PEC all’indirizzo comunicazionemud@pec.it.

LEGGI ANCHE: Principali adempimenti ambientali per le PMI

Cos’è il Mud

Prima di concentrarci sulle novità del Mud 2022, un piccolo riepilogo. Il Mud, acronimo di Modello unico di dichiarazione ambientale, è una comunicazione annuale che enti ed imprese devono presentare. Questa serve a indicare la quantità e la tipologia di rifiuti prodotti o gestiti nel corso dell’anno precedente. La dichiarazione Mud va compilata sulla base dei dati inseriti nel registro di carico e scarico di cui all’articolo 190 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Unica eccezione è la scheda Materiali, sulla quale dove devono essere riportati i quantitativi prodotti dei singoli materiali rientranti nella definizione di "end of waste" o di materiali secondari. Nello specifico, il Mud si articola in 6 comunicazioni, che identificano le tipologie di rifiuti per cui è necessario presentare il modello. Ovvero:

LEGGI ANCHE: Novità sul deposito temporaneo ed i rifiuti pericolosi nel decreto 116/2020

Fonte: Freepik

Chi ha l’obbligo di presentare la comunicazione rifiuti?

La presentazione della maggior parte delle comunicazioni spetta a specifici enti di riferimento. Discorso diverso per la comunicazione rifiuti. Secondo l’allegato 1 al D.P.C.M. del 17 dicembre 2021, sono obbligati a presentare la comunicazione rifiuti del Mud 2022:

Occhio alle multe: sono previste sanzioni da 26€ a 160€ per una comunicazione inviata entro il 60° giorno dalla scadenza del termine stabilito. Si sale, da 2.000€  a 10.000€, in caso di comunicazione non effettuata o fatta in modo incompleto o inesatto.

LEGGI ANCHE: Obbligo di notifica SCIP: cosa occorre fare

Mud 2022: cambiano le schede

Le principali modifiche al Mud 2022 riguardano principalmente due schede. Nello specifico, nella sezione anagrafica viene inserita una nuova scheda denominata Riciclaggio. Questa deve essere compilata solamente da alcuni soggetti. Ovvero coloro che effettuano operazioni di preparazione per il riutilizzo e/o riciclaggio finale sui rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio. Oppure su rifiuti derivanti da pretrattamenti di rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio anche di provenienza non urbana. Questi possono produrre materie prime seconde, end of waste, prodotti e materiali dall'attività di recupero.
L’altra novità riguarda la scheda CG – Costi di gestione della Comunicazione Rifiuti Urbani, oggetto di revisione. Ciò per garantire una maggiore facilità nella compilazione. In particolare, è stata data la possibilità di inserire valori con tre cifre decimali e valori negativi ad alcune voci. In caso di dubbi, si può consultare la sezione dedicata al Mud sul sito delle Camere di Commercio.

Le altre novità

Le novità nel Mud 2022 non si limitano, però, solo alle schede. Per esempio, sono stati inseriti nuovi soggetti nell’elenco di quelli tenuti alla presentazione e compilazione della Comunicazione Rifiuti Urbani. Nello specifico, coloro che si occupano della raccolta di rifiuti urbani conto terzi presso le utenze non domestiche. Questi sono chiamati a compilare alcune parti della Comunicazione. In particolare il "modulo RT- non Pub allegato alla scheda RU.
Nel Mud 2022 sono state apportate, inoltre, integrazioni alle istruzioni. Focus, in particolare, sulle indicazioni per la compilazione delle nuove schede implementate e per chiarire meglio la definizione riguardante i rifiuti urbani.

NOTE

¹ Per approfondire: Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 17 dicembre 2021, Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2022.

Devi presentare il Mud 2022 e non sai come fare?
Siamo a tua disposizione per aiutarti
a compilare il Modello unico di dichiarazione ambientale.
Mettiti in contatto con i nostri esperti.

Gli adempimenti ambientali che una PMI deve assolvere in Italia sono innumerevoli e coprono svariati ambiti dell’attività lavorativa. Per cercare di fare un po’ di chiarezza in questo campo, in questo articolo elenchiamo alcuni fra i principali adempimenti ambientali (AUA, MUD, ecc) e scadenze quali:

I principali adempimenti ambientali per le PMI

Gli adempimenti in ambito ambientale richiesti alle aziende dipendono dal tipologia di attività svolta, dalle caratteristiche e potenzialità del ciclo produttivo oltreché, in linea generale dal loro impatto sull’ambiente.  Quindi, prima dell’avvio di una nuova attività o di un cambiamento dell’assetto produttivo (installazione di macchinari, avvio di nuovi processi, ecc.) è bene svolgere una verifica degli interventi previsti in rapporto al Quadro normativo ambientale. In questo modo sarà possibile individuare il percorso autorizzativo più appropriato e determinare gli adempimenti previsti dalla norma e le attività di prevenzione/mitigazione necessarie. 

Aree di impatto ambientale e principali adempimenti

La norma fondamentale di riferimento in materia di adempimenti ambientali è il D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.: il cosiddetto Testo Unico Ambiente (TUA). Cercheremo ora di riassumere i più importanti adempimenti ambientali per le PMI, suddivisi per le principali aree di impatto. 

Emissioni in atmosfera

Prima di installare una macchina o iniziare una nuova attività è necessario verificare se l'intervento previsto rientra fra quelli per i quali deve essere presentata una richiesta di autorizzazione alle emissioni ai sensi degli art. 269 e 272 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. In tali evenienze è necessario richiedere un'autorizzazione appropriata (Autorizzazione di carattere generale, autorizzazione alle emissioni oppure Autorizzazione unica ambientale (AUA), di durata 15 anni).

Emissioni in ambiente idrico (scarichi)

L’apertura di un nuovo punto di scarico, deve essere sempre autorizzato ai sensi dell’art. 124 c.1 del D.Lgs. 152/2006. Anche in questo caso bisogna richiedere un'autorizzazione appropriata (Autorizzazione allo scarico oppure AUA).
Dal 2018, le aziende venete sono tenute anche al rispetto del Piano di tutela delle acque regionale (PTA). L'adeguamento degli spazi esterni a questa norma è propedeutico alla richiesta di autorizzazione allo scarico di acque meteoriche, ai sensi della DRV 1534 del 31/12/2015.

Produzione di rifiuti

Tutte le aziende che producono rifiuti derivanti da attività produttiva devono tenere un registro dei rifiuti ai sensi del D.Lgs 152/2006. Le aziende con più di 10 dipendenti e/o produttrici di rifiuti pericolosi devono anche effettuare comunicazione annuale al catasto dei rifiuti tramite MUD (Modello unico dichiarazione ambientale). Il deposito temporaneo di rifiuti negli spazi aziendali è soggetto alle regole contenute nel TUA.

Emissioni sonore

Prima di installare una macchina o iniziare un’attività che comporta un aumento del rumore prodotto in ambiente esterno è necessario eseguire una Valutazione Preliminare di Impatto Acustico. Nel caso questa riscontri un potenziale superamento dei limiti di legge, l’azienda deve prevedere opportuni interventi di mitigazione.

Utilizzo di sostanze pericolose (rischio contaminazione suolo/sottosuolo)

In questo caso non è necessaria un’autorizzazione. Tuttavia, l’utilizzo di nuove sostanze pericolose deve essere valutato per quanto riguarda i rischi sulla salute e sicurezza dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e sull’ambiente. Quando si acquista una nuova sostanza pericolosa, deve essere richiesta al produttore la Scheda di Sicurezza (SDS) del prodotto. Si deve provvedere, inoltre al corretto utilizzo e stoccaggio della sostanza stessa.

Principali scadenze ambientali per il 2020

Siamo a disposizione per effettuare una Valutazione degli interventi previsti nella vostra azienda e per supportarvi nell’assolvimento delle relative pratiche autorizzative così come di tutti gli adempimenti ambientali quali MUD, PGS e Bilancio di Massa. Per maggiori informazioni contattaci. Ci trovi ad Arzignano in provincia di Vicenza.

Foto di Foto-Rabe da Pixabay

E_LABO SRL
Via dell’Industria 48/C int.1 - 36071 Arzignano (VI)
C.F. e P.IVA IT 03093450249 | REA VI - 298371
Tel: 0444 478406 | E-mail: e-labo@e-labo.it
Created by Hassel Omnichannel
crossmenu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram