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Anche se non lo sappiamo, ogni giorno ciascuno di noi potrebbe venire a contatto con sostanze pericolose per la salute. Sostanze chimiche potenzialmente dannose infatti sono ancora largamente impiegate in molti prodotti. Dalle colle alle vernici ai prodotti di pulizia, fino a fotocopiatrici e stampanti. Fra i più frequenti inquinanti interni al di sopra dei limiti ci sono: formaldeide, benzene e terpeni.

L’esposizione a sostanze pericolose

Le sostanze pericolose sono liquidi, gas o solidi che mettono a repentaglio la salute o la sicurezza dei lavoratori. I lavoratori esposti ad agenti chimici o biologici sul posto di lavoro sono milioni. Nel 2015, il 17% dei lavoratori dell’UE ha riferito di venire a contatto con sostanze chimiche per almeno un quarto del proprio tempo lavorativo. Una percentuale praticamente invariata rispetto al 2000.

Valutazione del rischio da sostanze pericolose

Al fine di proteggere i lavoratori dalle sostanze pericolose, il primo passo è effettuare una valutazione dei rischi. Successivamente, è necessario attuare le misure volte a rimuovere o ridurre i rischi nei limiti del possibile. Infine, occorre monitorare regolarmente la situazione nonché valutare l’efficacia delle azioni intraprese. Per saperne di più, EU-OSHA mette a disposizione diversi strumenti consultabili on line.

Gerarchia della prevenzione

La legislazione europea (della quale fa parte anche il regolamento REACH) relativa alla tutela dei lavoratori stabilisce una gerarchia di misure che i datori di lavoro devono intraprendere al fine di controllare il rischio rappresentato dalle sostanze pericolose per i lavoratori.

  1. Eliminare l’uso delle sostanze pericolose modificando il processo in cui vengono utilizzate.
  2. Se l’eliminazione di una sostanza non è possibile, sostituirla con una meno pericolosa.
  3. Se non è possibile sostituire una sostanza:
    1. controllare le emissioni alla fonte (sistema chiuso o impianti di ventilazione;
    2. ridurre il numero di lavoratori esposti, la durata e l’intensità dell’esposizione.
  4. Dotare i lavoratori di adeguati dispositivi di prevenzione individuale (DPI).
  5. Valutare attentamente le modalità di stoccaggio e le incompatibilità tra prodotti.

Limiti di esposizione professionale

Per una serie di sostanze pericolose, l’UE e gli Stati membri hanno fissato limiti di esposizione professionale (OEL)  che devono essere rispettati. Tali valori possono essere vincolanti (devono essere rispettati) o indicativi (nel senso che esplicitano l’obiettivo da raggiungere). Gli OEL sono stabiliti anche nelle direttive europee in materia di sicurezza sul lavoro.

Siamo a disposizione per un sopralluogo gratuito in tutte le aziende preliminare alla valutazione del rischio chimico. E in generale, per verificare l’esposione a sostanze pericolose e stabilire misure di prevenzione in linea con la normativa. Per ulteriori informazioni, contattaci. Ci trovi ad Arzignano, in provincia di Vicenza.

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