Immancabili in qualsiasi magazzino o capannone adibito allo stoccaggio di merci, prodotti e attrezzature, le scaffalature metalliche rivestono un ruolo importante. E richiedono attenzione nell’ottica della valutazione dei rischi correlati. Un sovraccarico della struttura, come anche attrezzature non adeguate e controlli insufficienti possono esporre i lavoratori a diversi pericoli. Insomma, le scaffalature hanno… il loro peso. E la sicurezza delle scaffalature deve necessariamente passare (anche) attraverso una formazione adeguata e un’accurata e periodica manutenzione. Scopriamo di più.
La sicurezza delle scaffalature va oltre la semplice pratica coscienziosa, rappresentando un requisito stabilito dalla legge. Ne parlano:
Le scaffalature non sono considerate attrezzature di lavoro, salvo che non siano macchine, ma strutture d’arredo. Con il tempo, il peso della merce e le attività di stoccaggio possono compromettere le condizioni di partenza degli scaffali e dar luogo a potenziali rischi sul lavoro. Ecco perché è essenziale controllare periodicamente il loro stato di salute ed eseguire la manutenzione necessaria. Si parte da un’ispezione eseguita da tecnici specializzati e che segue una specifica procedura.
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Progettazioni inadeguate, sovraccarico e corrosioni sono solo alcuni dei fattori che possono compromettere la sicurezza delle scaffalature. Tra le principali fonti di pericoli vi sono anche il picking, ovvero l’attività di selezione e prelievo parziale dei materiali, e l’utilizzo di carrelli elevatori per lo stoccaggio della merce.
Come stabilito dalla norma UNI 15635, l’ispezione delle scaffalature deve essere effettuata almeno una volta all’anno da parte di personale competente. Sia in fase iniziale, per evidenziare eventuali carenze dell’impianto di stoccaggio, sia in fase di ispezione a regime, si ricorre alle check list di controllo delle scaffalature. Si tratta di un modulo che racchiude tutte le operazioni da effettuare. Si verificano, tra l’altro:
In fase d’ispezione, si verifica anche che, in corrispondenza delle zone di passaggio, siano presenti idonei sistemi di protezione contro il rischio di caduta materiali. Fari puntati anche sulla flessione dei correnti e sulla verticalità delle strutture, che devono stare entro i limiti raccomandati. Si controlla, inoltre, l’effettuazione della valutazione di vulnerabilità sismica.
Al termine della verifica, viene rilasciata una relazione con osservazioni e azioni da intraprendere per ridurre al minimo i rischi. Un documento che costituisce la prova dell’avvenuta verifica e manutenzione delle scaffalature.
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Nella logistica di magazzino, dunque, la verifica costante della sicurezza delle scaffalature rappresenta un elemento centrale. Non è un caso che la normativa stabilisca che, all’interno del magazzino, debba essere presente una figura con funzioni di responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio. Si tratta del PRSES, una delle (tante) figure di rilievo all’interno del sistema aziendale sul fronte della tutela della salute e della sicurezza.
Il PRSES è chiamato a verificare che le attrezzature siano in buone condizioni e che i metodi di lavoro degli operatori siano sicuri. Deve, inoltre, garantire che le ispezioni dei sistemi di stoccaggio avvengano a intervalli regolari, mantenendo un registro delle stesse. Un ruolo delicato, quindi, che necessita di una formazione specifica per acquisire le necessarie conoscenze teorico-pratiche per essere svolto al meglio. Il programma del corso PRSES, di 4 ore, è ampio: dalla legislazione e normativa vigente alle diverse tipologie di scaffalature. Dagli elementi principali e accessori alla messa in esercizio. Passando per le validazioni, le verifiche e ispezioni, la segnaletica.