La sanificazione degli ambienti di lavoro è un’attività raccomandata dal Ministero della Salute per il contrasto dell’epidemia di Coronavirus. Un principio già inserito nel Protocollo condiviso di contenimento del COVID-19 negli ambienti di lavoro. E che avrà un’importanza ancor più grande nella “fase due”: quella della ripartenza.
Per questo vi segnaliamo il nuovo servizio di sanificazione degli ambienti di lavoro del nostro partner Pragma Chimica. Una prestazione che combina un'esperienza pluriennale, prodotti testati contro SARS-CoV-2 e su un’innovativa tecnologia di nebulizzazione ad ultrasuoni che consente un’efficace disinfezione dell’aria e delle superfici.
La sanificazione degli ambienti di lavoro è anche oggetto di incentivo economico tramite credito d'imposta. La norma è contenuta nel decreto "Cura Italia ed ampliata nel più recente decreto "Liquidità". Maggiori informazioni sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
L’importanza della sanificazione degli ambienti di lavoro deriva dal fatto che la presenza di una persona infetta, anche priva di sintomi, in un ambiente lavorativo determina un rischio che si protrae per un tempo elevato. Un’importante via di contagio da COVID-19, infatti, è quella “indiretta”. Sappiamo che il principale vettore del Coronavirus sono le goccioline di saliva (droplet) emesse tossendo, starnutendo, parlando o anche respirando.
Se il droplet di una persona infetta (anche asintomatica) viene respirato da una persona sana si ha un contagio “diretto”. Il droplet, tuttavia, si deposita anche sulle superfici, dove il SARS-CoV-2 può sopravvivere per ore e in alcuni casi per giorni. Il contagio “indiretto” avviene toccando una superficie infetta e poi portando la mano alla bocca, al naso, agli occhi. Per questo è importante la sistematica sanificazione degli ambienti condivisi.
Scarica il modello di registro pulizie e sanificazioni
Il servizio di sanificazione degli ambienti di lavoro offerto da Pragma Chimica prevede l’impiego di:
La sanificazione degli ambienti di lavoro è importante perché il Coronavirus può continuare ad infettare una superficie fino a 48-72 ore. Lo rivela una ricerca di recente pubblicazione che ha misurato il calo nel tempo della capacità infettante di un campione di SARS-CoV-2 depositato su superfici di quattro diversi materiali. Plastica e acciaio sono risultati i substrati più favorevoli al virus, rame e cartone quelli meno accoglienti.
CAPACITÀ INFETTANTE | ||
MATERIALE | Dimezzamento | Perdita completa |
Plastica (Polipropilene) | 7 ore | 72 ore (i) |
Acciaio inox | 6 ore | 48 ore (i) |
Cartone | 5 ore | 24 ore |
Rame | 2 ore | 4 ore |
i = scomparsa non completa ma capacità infettate comunque molto bassa
Il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, tra le altre misure, dispone esplicitamente come condizione per la prosecuzione dell’attività lavorativa:
Il protocollo è il documento firmato dal Governo il 14 marzo frutto di un accordo con organizzazioni sindacali e datoriali per la tutela della salute dei lavoratori. Il rispetto di queste misure è la precondizione per consentire l’attività delle aziende (anche di quelle considerate “strategiche”).
È ragionevole pensare che queste norme (già oggetto di controlli da parte dello SPISAL in Veneto ed in altre regioni) saranno estese a tutte le aziende dopo la fine del lockdown, nella cosiddetta “fase due” che potrebbe iniziare gradualmente tra metà aprile e l’inizio di maggio.
Invitiamo tutti ad attenersi rigidamente al rispetto di tutte le regole emanate per prevenire il contagio nei luoghi di lavoro e non.
Siamo a disposizione per offrire consulenza legata alla sanificazione degli ambienti di lavoro, alla valutazione del rischio COVID-19 ed alle misure di prevenzione necessarie per la ripresa o il proseguimento dell'attività aziendale. Per qualsiasi informazione, contattaci. Ci trovi ad Arzignano, in provincia di Vicenza.