Con l’arrivo dell’estate, molte aziende hanno pianificato le ferie annuali. Ma come fare i conti con il successivo rientro, data l’attuale allerta sanitaria?
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proroga dello stato d’emergenza dichiarato lo scorso 31 gennaio fino al 15 ottobre 2020. Ciò in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS). In questo articolo parleremo di come devono attrezzarsi le aziende per prevenire contagi “di rientro”, mettendo a disposizione un modello di Informativa e autocertificazione per il ritorno dalle ferie e Covid-19.
Al fine di proteggere il più possibile sia i dipendenti dal contagio, sia l’Azienda dai danni economici della scoperta di un caso al suo interno, l’Azienda può distribuire a tutto il personale, dietro ricevuta, un’informativa per il rientro dalle ferie e Covid 19.
Con questo documento, il datore di lavoro comunica al lavoratore che, in caso di:
egli deve comunicarlo subito al Dipartimento di prevenzione dell'ULSS (tramite modulo online), che provvederà a sottoporlo a sorveglianza sanitaria e restare in quarantena fiduciaria per un periodo di 14 giorni.
Dopo che l’azienda ha distribuito l’informativa a tutto il personale (dietro apposita ricevuta) ogni dipendente, per accedere al lavoro:
Restituendo compilata e firmata l’autocertificazione per il rientro dalle ferie e Covid 19 il lavoratore dichiara di NON:
Se il Datore di Lavoro, non deve ammettere il dipendente al lavoro se sa per certo, o ha il dubbio fondato che il lavoratore sia rientrato dall’estero senza rispettare l’obbligo di segnalazione al Dipartimento di prevenzione dell'ULSS e di quarantena fiduciaria da Stati diversi da quelli elencati nell’informativa o da aree che, pur comprese negli Stati elencati nell’informativa, sono considerate pericolose in base ai dati epidemiologici del momento. In questo caso egli deve invece:
Altre informazioni sulla fruizione delle ferie durante l’epidemia di coronavirus qui (link).
Foto: Freepik - it.freepik.com