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Principali adempimenti ambientali per le PMI

Gli adempimenti ambientali che una PMI deve assolvere in Italia sono innumerevoli e coprono svariati ambiti dell’attività lavorativa. Per cercare di fare un po’ di chiarezza in questo campo, in questo articolo elenchiamo alcuni fra i principali adempimenti ambientali (AUA, MUD, ecc) e scadenze quali:

  • Piano gestione solventi (PGS): 28 febbraio
  • Bilancio di massa (dichiarazione annuale COV): 28 febbraio
  • Modello unico dichiarazione ambientale (MUD): 30 aprile

I principali adempimenti ambientali per le PMI

Gli adempimenti in ambito ambientale richiesti alle aziende dipendono dal tipologia di attività svolta, dalle caratteristiche e potenzialità del ciclo produttivo oltreché, in linea generale dal loro impatto sull’ambiente.  Quindi, prima dell’avvio di una nuova attività o di un cambiamento dell’assetto produttivo (installazione di macchinari, avvio di nuovi processi, ecc.) è bene svolgere una verifica degli interventi previsti in rapporto al Quadro normativo ambientale. In questo modo sarà possibile individuare il percorso autorizzativo più appropriato e determinare gli adempimenti previsti dalla norma e le attività di prevenzione/mitigazione necessarie. 

Aree di impatto ambientale e principali adempimenti

La norma fondamentale di riferimento in materia di adempimenti ambientali è il D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.: il cosiddetto Testo Unico Ambiente (TUA). Cercheremo ora di riassumere i più importanti adempimenti ambientali per le PMI, suddivisi per le principali aree di impatto. 

Emissioni in atmosfera

Prima di installare una macchina o iniziare una nuova attività è necessario verificare se l'intervento previsto rientra fra quelli per i quali deve essere presentata una richiesta di autorizzazione alle emissioni ai sensi degli art. 269 e 272 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. In tali evenienze è necessario richiedere un'autorizzazione appropriata (Autorizzazione di carattere generale, autorizzazione alle emissioni oppure Autorizzazione unica ambientale (AUA), di durata 15 anni).

Emissioni in ambiente idrico (scarichi)

L’apertura di un nuovo punto di scarico, deve essere sempre autorizzato ai sensi dell’art. 124 c.1 del D.Lgs. 152/2006. Anche in questo caso bisogna richiedere un'autorizzazione appropriata (Autorizzazione allo scarico oppure AUA).
Dal 2018, le aziende venete sono tenute anche al rispetto del Piano di tutela delle acque regionale (PTA). L'adeguamento degli spazi esterni a questa norma è propedeutico alla richiesta di autorizzazione allo scarico di acque meteoriche, ai sensi della DRV 1534 del 31/12/2015.

Produzione di rifiuti

Tutte le aziende che producono rifiuti derivanti da attività produttiva devono tenere un registro dei rifiuti ai sensi del D.Lgs 152/2006. Le aziende con più di 10 dipendenti e/o produttrici di rifiuti pericolosi devono anche effettuare comunicazione annuale al catasto dei rifiuti tramite MUD (Modello unico dichiarazione ambientale). Il deposito temporaneo di rifiuti negli spazi aziendali è soggetto alle regole contenute nel TUA.

Emissioni sonore

Prima di installare una macchina o iniziare un’attività che comporta un aumento del rumore prodotto in ambiente esterno è necessario eseguire una Valutazione Preliminare di Impatto Acustico. Nel caso questa riscontri un potenziale superamento dei limiti di legge, l’azienda deve prevedere opportuni interventi di mitigazione.

Utilizzo di sostanze pericolose (rischio contaminazione suolo/sottosuolo)

In questo caso non è necessaria un’autorizzazione. Tuttavia, l’utilizzo di nuove sostanze pericolose deve essere valutato per quanto riguarda i rischi sulla salute e sicurezza dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e sull’ambiente. Quando si acquista una nuova sostanza pericolosa, deve essere richiesta al produttore la Scheda di Sicurezza (SDS) del prodotto. Si deve provvedere, inoltre al corretto utilizzo e stoccaggio della sostanza stessa.

Principali scadenze ambientali per il 2020

  • 28 febbraio 2020: Piano gestione solventi (PGS). È un documento che le aziende sono tenute a presentare annualmente alla rispettiva Provincia in caso di utilizzo di composti organici volatili (COV), ai sensi del D.Lgs 152/2006, nell’allegato III della parte V.
  • 28 febbraio 2020: Bilancio di Massa. Si tratta di un documento da elaborare annualmente oltre al PGS. Va presentato all’ARPA regionale per verificare il rispetto dei limiti dei COV. Riporta dati relativi ai consumi dei prodotti impiegati e le relative schede di sicurezza aggiornate.
  • 30 aprile 2020: Modello unico dichiarazione ambientale (MUD). È una dichiarazione per controllare quanti e, inoltre, quali rifiuti vengono prodotti e come vengono smaltiti o avviati a recupero ed è prevista dalla Legge 70/1994. Il MUD va presentato annualmente alla Camera di Commercio della provincia.

Siamo a disposizione per effettuare una Valutazione degli interventi previsti nella vostra azienda e per supportarvi nell’assolvimento delle relative pratiche autorizzative così come di tutti gli adempimenti ambientali quali MUD, PGS e Bilancio di Massa. Per maggiori informazioni contattaci. Ci trovi ad Arzignano in provincia di Vicenza.

Foto di Foto-Rabe da Pixabay

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