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Piano di tutela delle acque: adeguarsi entro il 2018

Il 31 dicembre 2018 scadono i termini per la realizzazione delle opere di adeguamento al Piano di tutela delle acque del Veneto (PTA). È questo l’ultimo adempimento per le aziende che nel 2012 o nel 2016 hanno inviato il piano di adeguamento propedeutico alla richiesta di autorizzazione allo scarico di acque meteoriche, ai sensi della DRV 1534 del 31/12/2015. Una finestra di cui dovrebbe approfittare anche chi non si è ancora messo in regola.

Acque meteoriche di dilavamento

Con il PTA, la Regione Veneto individua gli strumenti per la protezione della risorsa idrica. Il piano riguarda anche gli scarichi di acque meteoriche di dilavamento (Art. 39), che sono sottoposti ad autorizzazione. Per ottenerla bisogna evitare che sostanze inquinanti o pregiudizievoli per l'ambiente possano disperdersi con l'acqua piovana. In parole povere, bisogna garantire la pulizia delle aree esterne e, ove non possibile, raccogliere l'acqua e trattarla.

Aree interessate 

L’articolo 39 del PTA individua diverse tipologie di aree, ciascuna delle quali è sottoposta a specifici adempimenti:

  • Aree Comma 1. Superfici scoperte di ogni estensione adibite ad attività rientranti in un elenco speciale (Allegato F al PTA, in cui rientra anche la concia), ove vi sia la presenza di depositi non protetti dagli agenti atmosferici o lavorazioni.
  • Aree Comma 3. Piazzali di oltre 2 mila mq a servizio di autofficine, autolavaggi e impianti di depurazione; superfici destinate alla distribuzione dei carburanti; parcheggi di oltre 5 mila mq (anche in zone residenziali o commerciali).
  • Aree Comma 5. Aree diverse dal comma 1 e 3 tra cui: strade pubbliche e private, aree scoperte inferiori a 2 mila mq a servizio di autofficine, autolavaggi e impianti di depurazione, parcheggi di superficie inferiore a 5 mila mq.

Adempimenti  previsti dal piano di tutela delle acque

  • Aree Comma 1: Autorizzazione preventiva allo scarico delle acque di prima e seconda pioggia; trattamento delle acque di prima e seconda pioggia con idonei sistemi di depurazione e pavimentazione al fine di impedire infiltrazioni.
  • Aree Comma 3: Autorizzazione preventiva allo scarico delle acque di prima pioggia; trattamento delle acque di prima pioggia con idonei sistemi di depurazione e pavimentazione al fine di impedire infiltrazioni.
  • Aree Comma 5: Non è richiesta autorizzazione allo scarico (salvo ove diversamente previsto dalla norma in materia di nulla osta idrico). Le acque di dilavamento devono essere convogliate in condotte ad esse riservate.

Siamo a disposizione per offrire consulenza alle aziende al fine di individuare soluzioni adeguate ai problemi relativi alle acque di dilavamento nell’ottica di mettersi a norma con il piano di tutela delle acque, e occuparsi delle pratiche autorizzative e di progetto. Per ulteriori informazioni, contattaci. Ci trovi ad Arzignano in provincia di Vicenza.

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