I movimenti ripetitivi in ambito lavorativo rappresentano un serio fattore di rischio per la salute. Un rischio che, come tale, va valutato e prevenuto. Questo non solo per assolvere agli obblighi di legge. I disturbi che ne derivano, infatti, compromettono le funzioni motorie dei lavoratori e quindi la produttività aziendale. Ecco dunque una semplice check-list per l’autovalutazione del rischio legato ai movimenti ripetitivi.
I movimenti ripetitivi
Questa categoria di rischio, che riguarda in particolare gli arti superiori, è spesso poco considerata. Costituisce tuttavia una delle principali cause di patologie muscolo scheletriche (che per l’Inail rappresentano il 60% del totale delle malattie professionali). Di frequente inoltre disturbi legati ai movimenti ripetitivi sono al centro cause di lavoro nei confronti delle aziende. Anche la platea di lavoratori a rischio è sottovalutata. Vi rientrano infatti tutti coloro che svolgono compiti ripetitivi per almeno un’ora durante il turno di lavoro.
Le patologie correlate
Le patologie più frequentemente correlate al sovraccarico biomeccanico degli arti (Sbas) dovuto ai movimenti ripetitivi sono: sindrome del tunnel carpale, tendiniti della spalla e della mano, epicondilite (gomito), periartrite scapolo-omerale (spalla). I disturbi ad esse associati sono dovuti all’affaticamento o infiammazione di muscoli e tendini. Tra essi ci sono:
- dolori articolari;
- riduzione della funzione motoria;
- formicolii e disturbi della sensibilità.
La valutazione del rischio
Le patologie muscolo-scheletriche legate ai movimenti ripetitivi possono trasformarsi in disturbi cronici e ridurre la capacità lavorativa. È dunque nell’interesse delle aziende, oltre che un obbligo di legge, valutare questo rischio e adottare opportune contromisure. Per una prima auto-valutazione è possibile utilizzare una check list semplificata. Ne mettiamo a vostra disposizione una basata sul protocollo ISO 12295.
Scarica la check list
Scarica la check list sul rischio legato ai movimenti ripetitivi cliccando sulla miniatura qui sopra. E scopri gli altri strumenti di autovalutazione messi a disposizione da e_labo.
Misure preventive
Qualora la prima valutazione abbia riscontrato la presenza di rischi legato ai movimenti ripetitivi è necessario procedere ad un’analisi dettagliata. Da questa si otterranno le informazioni necessarie per individuare le opportune misure preventive. Queste vanno ad agire su tre livelli:
- strutturale (conformazione della postazione di lavoro, utilizzo di strumenti ergonomici);
- organizzativo (ritmi, pause, rotazioni);
- formativo (sui rischi e danni, modalità di svolgimento dei gesti e uso delle pause).
Siamo a disposizione per un sopralluogo gratuito nella vostra azienda per valutare il rischio di sovraccarico biomeccanico dovuto a movimenti ripetitivi (e non solo). I nostri esperti possono suggerirvi il metodo più opportuno per l’analisi e le misure di prevenzione più adeguate. Per ulteriori informazioni, contattaci.
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