I minorenni possono lavorare regolarmente? Contrariamente a quanti molti credono, la risposta è sì. Ma ci sono alcuni limiti che devono essere rispettati per non sconfinare nello sfruttamento. Su minori e lavoro si è detto e si continua a dire molto, ma la confusione è ancora troppa. Con questo articolo cerchiamo di fare chiarezza con riferimento alle più recenti normative. Per qualsiasi dubbio, i nostri consulenti certificati Aifos sono a vostra disposizione.
Cosa si intende per lavoro minorile?
Con lavoro minorile si intende l’impiego di lavoratori che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Ma non basta: l’età minima per l’ammissione al lavoro dei minorenni è fissata nel momento in cui abbia concluso il suo percorso di studi obbligatorio e non deve comunque essere inferiore ai 15 anni. Se le regole non vengono rispettate si parla invece di sfruttamento del lavoro minorile.
Quali sono gli obblighi per il datore di lavoro?
Prima di assumere un minore il datore di lavoro deve effettuare quella che viene chiamata valutazione dei rischi. In particolare dovrà prestare particolare attenzione a:
- i rischi connessi alla sua poca esperienza e al suo non ancora completo sviluppo fisico
- le attrezzature e ai luoghi di lavoro
- esposizione a agenti chimici, biologici e fisici
- il movimento manuale dei carichi
- la gestione e manipolazione di macchinari e strumentazioni
- informazione e formazione sulla sicurezza del lavoratore minore
In quali ambiti vengono applicate queste regole?
La normativa sul lavoro dei minorenni vale anche per apprendistato, lavoro a domicilio, rapporti a termine e tutti gli altri contesti assimilabili a un rapporto di lavoro. Queste regole non sono applicate invece nei casi di lavoratrici minori gestanti, puerpere o in allattamento, per le quali vige il D.Lgs. n. 645/1996, adolescenti impiegati a bordo delle navi per i quali vige la generale regolamentazione sulla sicurezza navale.
Esistono lavorazioni vietate ai minorenni?
Sì, esistono. In particolare nel caso degli agenti chimici vige il divieto assoluto di esposizione per quelli molto tossici, tossici, corrosivi, esplosivi e altamente infiammabili, mentre per quanto riguarda il rumore, nel caso in cui il soggetto sia esposto a una media giornaliera superiore a 80 dbA è obbligo del datore di lavoro di fornire materiali per la sicurezza personale e formazione sul loro utilizzo. Inoltre i minori di 18 anni non possono condurre carrelli elevatori, dato che per ottenere l’abilitazione alla guida di questi mezzi è richiesta la maggiore età.
Come ci si deve comportare con la sorveglianza sanitaria?
Il minore prima di essere impiegato deve essere riconosciuto idoneo a seguito di una visita medica che dovrà essere rinnovata periodicamente a spese del datore di lavoro.
I minori possono lavorare di notte?
No. Il lavoro notturno è espressamente vietato per i lavoratori minorenni. Con “notte” s intende il periodo di tempo che va dalla 22 alle 6 o dalle 23 alle 7. Tuttavia esistono alcune eccezioni:
- se il minore è impiegato nell’ambito della cultura, dello spettacolo, dello sport o della pubblicità il suo lavoro può protrarsi non oltre delle ore 24 ma deve poi essergli riconosciuto un periodo di riposo di almeno 14 ore
- i minori che abbiano già compiuto 16 anni possono essere impegnati nel lavoro notturno solo in caso di estrema necessità o di forza maggiore purché si tratti di un lavoro limitato nel tempo e non ci siano adulti a poterlo svolgere al suo posto.
Infine spetta al Datore di lavoro comunicare alla direzione provinciale del lavoro il nominativo dei minori impiegati in orario notturno, le cause di forza maggiore e le ore di lavoro.
Tag:apprendistato, divieti, lavoro minorile, lavoro notturno, minorenni, obblighi, sorveglianza sanitaria
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