A che punto siamo il GDPR? Il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali è entrato in vigore il 25 maggio 2018 e l’italia si è adeguata lo scorso settembre con il D.Lgs. 101/2018. È stato previsto un periodo di prima applicazione di otto mesi per consentire, in particolare alle PMI, di adeguarsi alle nuove disposizioni. Questa fase transitoria terminerà dunque il 19 maggio 2019 (e ad un anno dall’entrata in vigore europea). Per facilitare l’apprendimento del nuovo regolamento, Federprivacy ha organizzato un interessante corso online.
Il corso ricalca volutamente il format della fortunata sitcom TV “Camera Cafè”. Ogni puntata, costruita come se fosse il “break” di un corso di formazione sul tema, dura circa un minuto e mezzo. Le lezioni sono in tutto dieci e affrontano specifici punti del GDPR. Alla fine di ogni video viene verificato l’apprendimento dell’allievo. Per portare a termine il compito si hanno trenta minuti e al termine, in caso di esito positivo, si ottiene un attestato di partecipazione.
Ricordiamo che per poter svolgere legittimamente le proprie mansioni riguardanti la manipolazione di qualunque dato personale, i lavoratori devono essere autorizzati dal datore di lavoro e istruiti sulle nozioni basilari della legge sulla privacy, come previsto dall’art.29 del Regolamento UE 2016/679. Per questo nelle prossime settimane lanceremo un calendario di corsi di formazione per lavoratori specifcamente dedicato al GDPR. Stay tuned...
Il percorso di adozione del nuovo regolamento europeo GDPR è ben lungi dall’essere terminato in Italia. “Le grandi imprese hanno cominciato, e spero concluso, la fase di adeguamento al nuovo regolamento – ha affermato negli scorsi giorni Antonello Soro – e spero anche la Pubblica amministrazione centrale. Ma siamo consapevoli delle difficoltà che affrontano le piccole imprese”. Fino ad ora i controlli si sono concentrati su aziende che gestiscono grandi banche dati (come istituti di credito o società di telemarketing). Dopo il 19 maggio, tuttavia, terminerà il periodo transitorio che fino ad ora ha concesso alle PMI il tempo di aggiornarsi.
Il mancato rispetto del regolamento GDPR sulla protezione dei dati personali comporta sia sanzioni amministrative, sia sanzioni penali. Le sanzioni amministrative si applicano in due casi:
Le sanzioni penali saranno applicabili nei seguenti casi:
Siamo a disposizione per offrirvi tutta la consulenza necessaria a mettere in regola la vostra azienda dal punto di vista della tutela dei dati e della privacy e ad indicarvi la modalità di gestione delle vecchie autorizzazioni. Per qualsiasi informazione, contattaci. Ci trovi ad Arzignano, in provincia di Vicenza.