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Come si usa il termoscanner correttamente per rilevare la temperatura corporea

Uno dei principali sintomi da infezione dovuta al Covid-19 è l’alzarsi della temperatura corporea oltre i 37,5° C. Per questo nel Protocollo condiviso per il contrasto del virus negli ambienti di lavoro ha stabilito che “il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°C l’ingresso ai luoghi di lavoro non sarà consentito”. Naturalmente le modalità classiche di rilevazione della temperatura (in bocca o nell’incavo ascellare o inguinale) non sono applicabili in azienda. Il metodo che offre maggiori garanzie igieniche è l’utilizzo di un termoscanner o termometro a infrarossi. Ma come si usa il termoscanner in modo corretto per rilevare la temperatura corporea? A questo proposito, l’Inail ha redatto un documento che fornisce indicazione sul corretto utilizzo di questi strumenti sia nei luoghi pubblici sia in quelli privati.

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Pregi e difetti dei termoscanner

Con il termine termoscanner si indica, più propriamente, un termometro a raggi infrarossi (termometro IR). Si tratta di uno strumento portatile che misura la temperatura a partire dalla misurazione dell’energia termica emessa dai corpi. 

I termoscanner per uso umano forniscono misurazioni nell’intervallo compreso tra 32 °C e 42 °C. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la temperatura corporea di un individuo in salute è compresa tra 36,5°C e 37,5°C. 

I vantaggi principali di questo tipo di termometri è che possono essere utilizzati senza contatto con il corpo da misurare ed il tempo di risposta è immediato. Lo svantaggio è che possono presentare margini d’errore significativi: fino a ±1°C. 

Se non usati correttamente, quindi, c’è il rischio di rilevare falsi positivi o negativi. Un rischio a cui si può ovviare attraverso un’appropriata metodologia di utilizzo. Vediamo quindi come si usa il termoscanner corretamente.

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Come si usa il termoscanner correttamente

Un parametro molto importante da tenere in considerazione nell’utilizzo del termoscanner è la distanza dal soggetto. In generale, è sufficiente porsi a una distanza tra 1 a 5 cm per rilevare la temperatura in modo corretto. 

Altrettanto importante è misurare la temperatura nella zona corporea giusta. È noto che nei diversi distretti corporei la temperatura della cute si differenzia in modo più o meno grande rispetto a quella interna del corpo.

 Le aree dove misurare correttamente la temperatura corporea con un termoscanner sono:

  • il centro della fronte subito sopra l’attaccatura del naso;
  • il collo in corrispondenza dell'arteria carotide esterna;
  • la piega interna del polso, al centro e vicino all’attaccatura della mano.

Come misurare la temperatura corporea all’ingresso

Sapere come si usa il termoscanner è importante nell’ambito di una procedura corretta di misurazione della temperatura all’ingresso dell’azienda. Ecco, a questo proposito, le principali raccomandazioni fornite dall’Inail:

  • Prevedere ed attrezzare uno spazio dedicato, separato dall’ingresso istituzionale, termicamente condizionato, sanificabile e di dimensioni idonee per mantenere la distanza di sicurezza tra operatore e lavoratore. 
  • Adibire al check point una persona adeguatamente formata a svolgere il compito di misurazione.
  • Accendere il termoscanner almeno 10 minuti prima dell’uso per permettere allo stesso di raggiungere l’equilibrio termico con l’ambiente di misura;
  • far accedere i soggetti uno alla volta e permettere a ciascun individuo di stazionare per qualche minuto nella zona in cui verrà loro misurata la temperatura, per acclimatarsi all’ambiente;
  • effettuare almeno due misurazioni per persona nella stessa posizione mantenendo per buona la più alta tra le due;
  • se una delle due misurazioni supera i 37°C e tra le due vi è una differenza di almeno 0,5°C, una potrebbe essere stata eseguita in modo scorretto. È quindi opportuno attendere 10 minuti e ripetere la rilevazione, effettuando nuovamente una doppia rilevazione;
  • In caso di temperatura rilevata superiore a 37,5°C, chiedere al soggetto di rimanere in un luogo isolato, precedentemente predisposto, dotandolo di mascherina. Dopo un periodo di 10 minuti dalla precedente rilevazione, ripetere la misurazione secondo le modalità sopra descritte, nello stessa area corporea utilizzata in precedenza.

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Temperatura corporea e privacy

La rilevazione della temperatura corporea con termoscanner (o altri strumenti analoghi) pone anche delle questioni relative alla privacy anche alla luce dei cambiamenti introdotti dal GDPR. A questo proposito si è espresso anche il Garante della Privacy nella sezione F.A.Q. del suo sito web.

L’ente ha precisato la rilevazione in tempo reale della temperatura corporea, quando è associata all’identità dell’interessato, costituisce un trattamento di dati personali (art. 4, par. 1, 2) del Regolamento (UE) 2016/679). 

Quindi, stabilisce, non è ammessa la registrazione del dato a meno che non sia superata la soglia stabilita dalla legge e comunque solo quando sia necessario documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso al luogo di lavoro.Nel caso in cui la temperatura corporea venga rilevata a clienti o visitatori occasionali, anche qualora la temperatura risulti superiore alla soglia indicata nelle disposizioni emergenziali, non è, di regola, necessario registrare il dato relativo al motivo del diniego di accesso.

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