Il rapporto tra alimentazione e lavoro è sempre più sotto la lente degli esperti di organizzazioni aziendali. Gli studi dimostrano infatti che se i lavoratori mangiano in modo equilibrato si ammalano meno e sono più produttivi. Abbiamo già parlato in un precedente post di come promuovere stili di vita sani tra i lavoratori migliori anche la salute delle imprese. Oggi ci concentriamo su cibo e salute.

Alimentazione e lavoro

Anche l’Inail studia la correlazione tra alimentazione e lavoro. Per evitare la diminuzione della resistenza alla fatica e della prontezza dei riflessi dei lavoratori, l’Istituto raccomanda che i pasti consumati siano non troppo abbondanti e digeribili. La categoria alimentare da preferire sono i carboidrati (pane, pasta riso). Accompagnati da legumi, frutta e verdura e da un adeguato apporto idrico.

Iniziative pratiche

  • Le aziende, anche con il supporto dei medici competenti, ed eventualmente la consulenza di un nutrizionista, dovrebbero accertare che mense e distributori automatici mettano a disposizione una scelta varia di alimenti, che comprenda buone quantità di frutta e verdura già pronte da consumare.
  • Favorire il consumo di cibi integrali in quanto conservano meglio i principi nutritivi come vitamine, oligoelementi, fattori di crescita.
  • Proporre nelle mense menù con l’indicazione della composizione di ogni pietanza e delle relative calorie.
  • Accertare che gli alimenti dovrebbero essere idonei anche per i lavoratori affetti da diabete, ipertensione, allergie e intolleranze alimentari, celiachia, ecc.
  • Attivare convenzioni per utilizzare i buoni pasto anche in negozi di frutta e verdura.
  • Definire pause sufficienti per il consumo del pasto e promuovere l’attività fisica con azioni strutturate.
  • Attivare eventi di informazione sull’alimentazione e la raccomandazione di tenere sotto controllo il peso utilizzando i parametri dell’indice di massa corporea e della circonferenza addominale.

Un investimento redditizio

Secondo un rapporto dell’Ufficio internazionale del lavoro, un regime alimentare scorretto può provocare una perdita di produttività del 20%. Viene citato uno studio su un programma che ha coinvolto di 40 mila “tute blu” statunitensi. Il risultato è stato a un calo del 14% nei giorni di malattia e un ritorno di 2,05 dollari per ogni dollaro investito.

Siamo a disposizione per assistervi nell’implementazione di un programma per la sensibilizzazione dei lavoratori alla corretta alimentazione. E in generale per offrirvi consulenza sulla strategia da adottare per promuovere stili di vita sani in azienda. Per maggiori informazioni, contattaci. Ci trovi ad Arzignano, in provincia di Vicenza.

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